martedì 13 marzo 2018

13 MARZO 2018

GINEVRA

Passeggiare serve a riflettere e così un passo dopo l'altro, quasi senza accorgemene sono passata dalla città tecnologica e fieristica al centro storico. Profuma di buono e di antico. Non solo per il sentore (è quasi ora di pranzo) che proviene da una trattoria seminascosta in un vicoletto. Sembra un di quei locali "che frequentano solo quelli del posto".
Salgo ancora un tratto e non appena svolto mi trovo sul lato della cattedrale di Ginevra o Cathédrale Saint-Pierre. La chiesa protestante maggiore di Ginevra che fu cattedrale della città per quasi mille anni, dalla fine del IV secolo al 1535, anno della Riforma protestante. Fu ricostruita nel XII secolo sulle rovine di chiese romane risalenti a epoche precedenti ed il portale venne aggiunto nel XVII secolo. La chiesa è anche tempio civico, sede delle assemblee del Consiglio di Stato e dell'assemblea cantonale.
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Giovanni Calvino, uno dei maggiori esponenti della Riforma protestante, scelse questa cattedrale come sede nel periodo che trascorse a Ginevra. Per 23 anni, Calvino lesse e spiegò le Sacre Scritture durante i sermoni dal Tempio de l'Auditoire ed all'interno della cattedrale è conservata la sedia di legnoche lui usava.
Sotto alla cattedrale vi è un sito storico dell'Impero romano. Dall'XIII secolo al X secolo nel sito erano presenti tre edifici: una cattedrale usata per i riti cristiani, e altre due strutture utilizzate pubblicamente per i sacramenti e i sermoni religiosi.

GMS

Prendo il 5 e mi lascio alle spalle il cuore di Ginevra (ogni volta che nomino questa città non posso fare a meno di pensare a Ginevra e Lancillotto, per associazione di nomi dato che la storia si svolge in Bretagna).
Sttrada facendo vedo il Palazzo delle Nazioni Unite e finalmente arrivo al Palaexpo. Ed in questo periodo c'è il Salone dell'automobile di Ginevra che si svolge, a marzo di ogni anno dal 1905. Siamo praticamente all'Aeroporto di Ginevra-Cointrin ed alla stazione ferroviaria Geneve Aeroport che vedono arrivare e partire circa 1.000.000 di visitatori.

Una curiosità:  Prima di subire una lunga interruzione a causa dei due conflitti mondiali, il salone aprì i battenti nel 1905 e la prima vettura presentata fu una Clément-Bayard da 8/9 Hp carburata a petrolio e alcool.







martedì 6 marzo 2018

6 MARZO 2018

Caffè Confetteria Al Bicerin

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Ha l'andatura lenta, come stesse riflettendo, l'uomo che è arrivato, forse vuole andare al Santuario. No, svolta sulla sinistra per entrare in quel piccolo caffè. Chi è quell'uomo? Camillo Benso Conte di Cavour, Presidente del Consiglio nel lontano 1863 del Governo del Regno d'Italia, che dopo pranzo va d'abitudine al Bicerin, il suo caffè preferito, quello aperto nel 1793. La cui specialità è il famoso bicerin, una bevanda calda a base di caffè, cioccolata e crema di latte, di cui il locale detiene (gelosamente) la ricetta originale, che viene tramandata di generazione in generazione.
Indirizzo: Piazza della Consolata, 5 – 10122 Torino

Caffè Gelateria Fiorio


 

Fiorio, aperto nel 1780, è un altro dei caffè storici che si trova nel centro di Torino, sotto i portici di via Po. Locale della nobiltà sabauda era chiamato anche il caffè dei “codini” e dei “Machiavelli” per i vestiti e per le discussione che vi si tenevano. La sua specialità è il gelato al gianduia in particolare.

Indirizzo: Via Po 8, 10123 Torino


Caffè San Carlo

 

Uno dei luoghi di incontro degli intellettuali del Risorgimento, il caffè storico San Carlo si trova sull’omonima piazza ed è famoso soprattutto per le sue pregiate miscele di caffè. Ambiente elgante, arredato con stucchi, boiserie, statue e marmi pregiati. Durante il periodo del  Risorgimento fu chiuso perché fu scoperto un raduno di Carbonari.
Indirizzo: Piazza San Carlo, 156 – 10123 Torino

Caffè confetteria Baratti & Milano

Tra la Galleria Subalpina e Piazza Castello, il caffè confetteria Baratti & Milano di Torino è aperto dal 1875 ed il suo successo fu tale da diventare il fornitore della Casa Reale, per le migliori cioccolate calde di Torino.

Indirizzo: Piazza Castello, 29 – 10123 Torino

Caffè Torino

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Un po’ più recente rispetto agli altri locali storici, il Caffè Torino fu inaugurato agli inizi del Novecento. Un’atmosfera retrò,di marmi pregiati e lampadari sontuosi, per sottolineare il periodo liberty. Nato nel 1903 divenne il luogo dove gustavano i gianduiotti Cesare Pavese, Macario, Einaudi, De Gasperi, James Stewart, Ava Gardner e Brigitte Bardot. .

Indirizzo: Piazza San Carlo, 204 – 10121 Torino


Caffè Mulassano

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In piazza Castello, il Caffè Mulassano di Torino, aperto nel 1907, fu ritrovo abituale della nobiltà torinese, ma anche degli artisti del Teatro Regio, poco distante. Tra gli splendidi specchi, i tavoli in marmo, i mosaici e le tante decorazioni non assaggiare la sua specialità sarebbe un delitto. Infatti, il tramezzino è nato qui. E per finire un buon caffé, con il bicchierino d'acqua preparato dalla fontanella ad erogazione continua.

Indirizzo: Piazza Castello, 15 – 10123 Torino

Caffè Platti

 

Affezionati clienti del caffè Platti di Torino, aperto fin dal 1870, furono Luigi Einaudi e Cesare Pavese. Ancora un ambiente ottocentesco per questo locale storico e tante specialità torinesi tra cui  le paste di meliga e i gianduiotti.
Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele II, 72 – 10121 Torino