martedì 28 novembre 2017

28 NOVEMBRE 2017

MONTREUX



Montreux si affaccia sul Lago di Ginevra, nel cantone svizzero di Vaud. Clima mite e lungolago attirano da sempre gli artisti che hanno deciso di passare parte del loro tempo fra vigneti da cui si producono tre ottime Aoc (Doc), storia medievale e festival della musica.

Proprio lungo la passeggiata che costeggia il lago ci sono varie statue che rappresentano i personaggi legati a Montreux. La più famosa è quella di Place du Marché, piazza centrale della città dedicata a Freddie Mercury.

A Montreux infatti, si trovano i Mountain Studios, gli studi di registrazione usati da musicisti di fama internazionale. Montreu è da anni location d’eccezione per numerosi eventi musicali e di spettacolo come il Montreux Jazz Festival, che si tiene dal 1967 ed il Festival della Rosa D’Oro.


Sia d’estate che d’inverno la città offre numerose alternative per attività sciistiche e balneari. Gli impianti di Les Pléiades e di Les Avants offrono attività ideali per escursionisti e sciatori, inoltre a Natale è rinomato il mecatino che si tiene a Montreux. In estate invece sentieri ciclabili e per escursionisti si sviluppano intorno alla cittadina.






Incastonata lungo le sponde del Lago di Ginevra, Montreux, grazie anche al suo clima mite, è un’apprezzata località turistica sin dall’800. La città vecchia si trova sulla cima di un colle e durante il Festival del Jazz, 20 giorni di concerti nel mese di luglio, e i Mercatini di Natale, con i caratteristici chalet illuminati, degustazioni gastronomiche e deliziosi oggetti regalo, brulica di persone indaffarate. Circondata da vigneti e nell’emozionante scenario delle Alpi, Montreux era molto amata da Charlie Chaplin, da Freddie Mercury e da numerosi altri personaggi famosi. Molto belli gli edifici sul lungolago tra cui il magnifico Fairmont Le Montreux Palace è un eccezionale esempio della Belle Epoque. Non lontano dalla cittadina, su un isolotto roccioso del Lago Lemano, si trova anche una delle fortezze più belle della Svizzera, il Castello di Chillon. - https://www.svizzera.net/montreux/
Incastonata lungo le sponde del Lago di Ginevra, Montreux, grazie anche al suo clima mite, è un’apprezzata località turistica sin dall’800. La città vecchia si trova sulla cima di un colle e durante il Festival del Jazz, 20 giorni di concerti nel mese di luglio, e i Mercatini di Natale, con i caratteristici chalet illuminati, degustazioni gastronomiche e deliziosi oggetti regalo, brulica di persone indaffarate. Circondata da vigneti e nell’emozionante scenario delle Alpi, Montreux era molto amata da Charlie Chaplin, da Freddie Mercury e da numerosi altri personaggi famosi. Molto belli gli edifici sul lungolago tra cui il magnifico Fairmont Le Montreux Palace è un eccezionale esempio della Belle Epoque. Non lontano dalla cittadina, su un isolotto roccioso del Lago Lemano, si trova anche una delle fortezze più belle della Svizzera, il Castello di Chillon. - https://www.svizzera.net/montreux/
Incastonata lungo le sponde del Lago di Ginevra, Montreux, grazie anche al suo clima mite, è un’apprezzata località turistica sin dall’800. La città vecchia si trova sulla cima di un colle e durante il Festival del Jazz, 20 giorni di concerti nel mese di luglio, e i Mercatini di Natale, con i caratteristici chalet illuminati, degustazioni gastronomiche e deliziosi oggetti regalo, brulica di persone indaffarate. Circondata da vigneti e nell’emozionante scenario delle Alpi, Montreux era molto amata da Charlie Chaplin, da Freddie Mercury e da numerosi altri personaggi famosi. Molto belli gli edifici sul lungolago tra cui il magnifico Fairmont Le Montreux Palace è un eccezionale esempio della Belle Epoque. Non lontano dalla cittadina, su un isolotto roccioso del Lago Lemano, si trova anche una delle fortezze più belle della Svizzera, il Castello di Chillon. - https://www.svizzera.net/montreux/

martedì 21 novembre 2017

21 NOVEMBRE 2017

BRESSANONE

21 733 abitanti, terza cità per popolazione della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. È il capoluogo storico, artistico, culturale, economico, sociale ed amministrativo del comprensorio della Valle Isarco.


Secondo la tradizione Bressanone venne fondata nel 901, tre secoli prima della costituzione della Contea del Tirolo. Dal 1004 e durante il corso dei secoli è stata sotto la dominazione ecclesiastica del principe vescovo di Bressanone, del quale fu la residenza principale. È sede - insieme al capoluogo della provincia Bolzano - della diocesi di Bolzano-Bressanone, costituita nel 1964 staccando dall'arcidiocesi di Trento la città di Bolzano e il territorio a sud di quest'ultima e aggregandolo alla diocesi di Bressanone, mentre i territori della diocesi di Bressanone ora siti in Austria (Valle dell'Inn) sono stati staccati dalla diocesi di Bressanone ed aggregati a quella di Innsbruck.
 
I santi patroni della città sono Cassiano di Imola - festeggiato l'8 maggio - e i vescovi Albuino e Ingenuino - patroni contro la siccità e festeggiati il 5 febbraio. Le loro reliquie sono custodite nel duomo di Bressanone.
 

martedì 14 novembre 2017

14 NOVEMBRE 2017

Oggi in diretta su Radioitaliauno Louis Nero parla del suo ultimo film
"The broken Key"
ambientato nella Torino del 2030

La prima questa all'Ideal di Torino

The beoken Key

TORINO

Esistono infatti 2 triangoli nel mondo della magia: il triangolo della magia bianca che tocca le città di Praga, Lione e Torino, e il triangolo della magia nera che comprende Londra, San Francisco e Torino. La città di Torino… si trova sia nell’uno che nell’altro!

Piazza Statuto, l’epicentro delle energie negative della città, il “cuore nero” di Torino, e si snoda attraverso una sequenza di luoghi associati a simbolismi e significati misteriosi.

Il monumento ai caduti del Frejus, costruito nel 1978 per celebrare l’inaugurazione del traforo: vediamo una montagna sulla quale si trovano delle figure bianche che tentano di salire. Sono i Titani, gli uomini, che cercano di raggiungere il Genio alato, l’intelligenza umana, scalando la piramide della conoscenza. Si nota che la figura alata ha in testa una stella a cinque punte: è forse Lucifero che dà le spalle a ovest, al monte Frejus, e guarda Via Garibaldi per conquistare Piazza Castello?






martedì 7 novembre 2017

7 NOVEMBRE 2017

MONDOVì

Santuario di Vicoforte

Il santuario di Vicoforte, noto anche come santuario basilica della Natività di Maria Santissima o santuario-basilica Regina Montis Regalis è un edificio religioso situato nel territorio del comune di Vicoforte. Si tratta di una chiesa monumentale, tra le più importanti del Piemonte, la cui cupola con sezione orizzontale ellittica risulta essere la più grande di tale forma al mondo. Ha la dignità di basilica minore.
Il complesso trae le sue origini da un santuario medievale, composto da un modesto pilone decorato da un affresco quattrocentesco raffigurante la Madonna col Bambino, eretto da un fornaciaio per propiziare la buona cottura dei mattoni. Nel 1592, durante una battuta di caccia, un cacciatore di nome Giulio Sargiano colpì per sbaglio l'immagine della Vergine che, secondo la tradizione, sanguinò. La realtà vede invece il cacciatore pentito che appende il suo archibugio al pilone e inizia una grande raccolta di fondi per riparare il danno ed espiare così il suo peccato. L'archibugio è conservato all'interno del Santuario, nelle nuove sale destinate a museo (in attesa di apertura - luglio 2017)....




                                                               Il Parco del Tempo
 
I Giardini del Belvedere, nati per l’Esposizione Floreale del 1903, offrono uno spettacolare panorama semicircolare che va dalle Alpi Liguri fino al Monviso in fondo alla pianura, e accompagna le colline monregalesi perdersi nella Langa. La vista si fa a 360° in cima alla torre simbolo di Mondovì.
Alta oltre 29 metri, con monofore ogivali, merlature e un grande orologio mono-lancetta su ogni lato, la Torre Civica (detta Dei Bressani) in origine era il campanile della Chiesa di Sant’Andrea, che qui sorgeva,domina la collina e caratterizza il profilo della città dal XIII-XIV secolo.
Nel 1759 Giovanni Battista Beccaria la utilizzò come punto trigonometrico per calcolare l’arco meridiano tra Andrate (Novara) e Mondovì.i
La torre è compresa nei percorsi di Castelli Aperti: www.castelliaperti.it
I Giardini e la Torre ospitano il Parco del Tempo.
L’automa di un moro che batte le ore e una torre con l’orologio tra i simboli di una città disseminata di meridiane: il contesto migliore per tracciare una storia della misurazione del tempo! Raccoglie l’invito il Parco con i suoi tre percorsi:
uno nella torre (risalendo, si va a ritroso dagli orologi elettronici fino al meccanismo a una lancetta della torre realizzato, nel 1895, dalla celebre fabbrica monregalese di orologi da torre Fratelli Jemina; nel loggiato, la “voce del tempo”, ovvero le campane);
uno nei giardini (dove, oltre alle meridiane a lato torre, sono stati installati 3 orologi solari orizzontali in pietra);
e uno attraverso la città (con la mappa di tutte le meridiane  presenti nel centro urbano esposta su un lato esterno della Torre Civica e illustrata all’interno della nuova Guida di Mondovì “MondoVìGuida”, disponibile presso l’Ufficio Turistico e le librerie cittadine).
All’interno del percorso di scoperta delle numerosissime meridiane presenti in Città, merita una sosta particolare il complesso gnomonico affrescato sulla parete esterna del Tribunale (Ex Collegio dei Gesuiti). Si tratta di un vero e proprio osservatorio astronomico con dodici meridiane affrescate probabilmente verso il 1716 dal pittore Gian Battista Rocca e contornate da maestose cornici barocche e composizioni pittoriche, fatte di scenografie e di finte prospettive (v. scheda Le meridiane del Collegio dei Gesuiti).







31 OTTOBRE 2017

ANDALUSIA

L'Andalusìa è una delle diciassette comunità autonome della Spagna. Otto  le province: Almería, Cadice, Cordova, Granada, Huelva, Jaén, Málaga e Siviglia, dove si trova il capoluogo della comunità autonoma dell'Andalusia.
È la più popolata comunità autonoma della Spagna con 8 402 305 abitanti (2014) e la seconda più estesa, il che unito alla sua storia e alla sua cultura le conferiscono un peso significativo all'interno del Paese iberico. Situata nel sud-ovest dell'Europa, è delimitata a ovest dalla Repubblica del Portogallo a sud dall'Oceano Atlantico, dal Mar Mediterraneo (Mare di Alborán e dal territorio d'oltremare britannico di Gibilterra), a nord dall'Estremadura e dalla Castiglia-La Mancia e a est dalla Comunità Autonoma di Murcia.
Si costituì in comunità autonoma in conformità del secondo articolo della Costituzione spagnola del 1978, che riconosce e garantisce il diritto all'autonomia delle nazionalità e delle regioni della Spagna. Il processo di autonomia politica si estende attraverso la procedura restrittiva di cui all'articolo 151 della Costituzione, il che fa dell'Andalusia la sola comunità spagnola ad aver acceduto all'autonomia attraverso questa procedura.
La configurazione geografica è uno degli elementi che conferisce unicità all'Andalusia. Dal punto di vista geografico, si possono distinguere tre grandi aree ambientali, formate dall'interazione di diversi fattori che influenzano l'ambiente fisico: la Sierra Morena (che separa l'Andalusia dalla Meseta), la Cordigliera Betica e la Depressione Betica che distingue l'Alta Andalusia dalla Bassa Andalusia.
La storia dell'Andalusia è il risultato di un processo complesso che raccoglie nell'arco del tempo popoli e culture diverse, nonché diverse realtà socio-economiche e politiche. A pesare sulla contemporaneità vi è il peso lasciato sul territorio dal passaggio di iberi, cartaginesi, romani, vandali, visigoti, bizantini e musulmani.
Come per la storia, la cultura andalusa è il risultato del passaggio di diversi popoli e civiltà che, nel corso del tempo, hanno plasmato una particolare identità culturale.
La realtà economica andalusa all'inizio del XXI secolo risente di uno svantaggio rispetto al panorama spagnolo ed europeo, risultato del fallimento della rivoluzione industriale e della posizione periferica dell'Andalusia circa i circuiti economici internazionali. Questa disuguaglianza è facilmente individuabile notando il basso peso del settore industriale nell'economia, che è ancora fortemente basata sull'agricoltura e sull'ipertrofia del settore dei servizi. Nonostante ciò, per dimensioni l'economia andalusa è la terza del paese.
Fino al 14 marzo 1995 dipendevano amministrativamente dall'Andalusia le città di Ceuta e Melilla, ora città autonome.
Lo spagnolo che si parla nelle Americhe discende in larga parte dal dialetto andaluso dello spagnolo castigliano, per effetto del ruolo che Siviglia svolse come porta di accesso alle colonie spagnole in America, durante il XVI e XVII secolo.

24 OTTOBRE 2017

SALUZZO

Chiesa e Convento di San Giovanni
 
Fu eretta nel 1281 in sostituzione di una cappella dedicata a Santa Maria nel 1230.Armoniosamente inserita nel contesto architettonico medievale del borgo antico, fu sede dei frati Domenicani dal 1320 e, nel corso dei secoli, subì numerosi rimaneggiamenti.
L'esterno presenta una facciata sobria, risalente all'epoca dell'ultimo rimaneggiamento del 1376, che ha cambiato anche l'orientamento dell'edificio, spostando l'abside da nord a ovest. Della stessa epoca è anche il notevole campanile a base quadrata, con cinque ordini di bifore e una sommità sormontata da una cuspide ottagonale a quattro pinnacoli.
Il grande affresco raffigurante San Cristoforo presente sulla facciata principale della chiesa è invece un noto falso storico, poiché dipinto soltanto nel 1929 da Ovidio Fonti.
L'interno della chiesa è suddiviso in tre navate con volte a crociera ed è accessibile dopo aver sceso il suggestivo scalone in pietra, che separa il portale dalla navata centrale. L'inconsueta collocazione di questo elemento architettonico è anch'essa frutto dell'ultimo rimaneggiamento del 1376 e conferisce alla chiesa una caratteristica di unicità nel suo genere. Lungo le navate laterali sono dislocate varie cappelle fra le quali quella dedicata ai santi Crispino e Crispiniano e quella decorata dal ciclo di affreschi riguardanti le Storie della passione di Cristo, risalente al XV secolo. Degna di nota è anche la cappella del Rosario, dove è custodito un bellissimo esemplare di trittico ad opera di Oddone Pascale del 1535. Sull'altar maggiore invece troneggia l'imponente tabernacolo ligneo dorato databile al 1610. Nell'abside pentagonale in pietra verde si trova la cappella funeraria dei Marchesi di Saluzzo, una delle testimonianze di gotico fiammeggiante più importanti del Piemonte. Da notare è la tomba del marchese Ludovico II, progettata dall'architetto Antoine Morel e realizzata in marmo bianco di Paesana intorno al 1508 dallo scultore lombardo Benedetto Briosco. La nicchia di fronte avrebbe dovuto ospitare il feretro della consorte, Margherita di Foix-Candale, marchesa di Foix, che però fu tumulata in Francia.
Gli scranni del coro ligneo provengono invece dall'Abbazia di Sant'Antonio di Ranverso e risalgono al XV secolo.
Dalla navata sinistra si accede al suggestivo chiostro gotico. Voluto nel 1466 dal marchese Ludovico I, presenta capitelli con stemmi delle più note famiglie saluzzesi. Sul lato opposto si trova la cappella Cavassa, che ospita il monumento funebre del vicario generale del marchesato Galeazzo Cavassa. È dotata di portale in marmo bianco, opera dello scultore Matteo Sanmicheli e contiene affreschi risalenti al XVI secolo.
Dal chiostro si può accedere al refettorio dove, oltre al pregevole soffitto a cassettoni, si può ammirare il grande Affresco della Crocifissione, risalente ai primi del XVI secolo.
I domenicani officiarono la chiesa fino al 1802, quando fu soppressa dalle autorità napoleoniche. Nel 1820 essa venne resa al vescovo di Saluzzo, che l'affidò ai Servi di Maria, i quali provvidero ai restauri, modificandone l'aspetto come lo vediamo oggi.