martedì 24 gennaio 2017

24 GENNAIO 2017


Saras del fen


Il saras del fen è una ricotta stagionata tipica delle valli valdesi, dal gusto delicato e saporito, appartenente da sempre alla tradizione casearia locale. Il Saras viene prodotto riscaldando il siero di latte vaccino, ovino e caprino, in purezza o misto, cui si aggiunge latte intero vaccino, ovino e/o caprino, ottenuto dalla mungitura di animali allevati ad una quota superiore ai 600 metri di altitudine.
La produzione

Pressato, salato e posto a stagionare - per un periodo variabile da 25 a 30 giorni - avviluppato nel fieno di Festuca flavescens, il Saras (detto anche Seirass, Seras, Serè, già noto nel tardo medioevo come Seracium) profuma di freschi pascoli montani.
A tavola

Il Saras può essere degustato sia in tavola, ad esempio come particolare dessert accompagnato da marmellate di mirtilli, di sambuco o da miele, sia in cucina, ad esempio come ripieno o condimento di pasta fresca.

martedì 17 gennaio 2017

17 GENNAIO 2017

Anno 700 d.C.....

Alcuni monaci benedettini scoprono un luogo adatto a vivere la spiritualità. Si, è proprio quello che cercavano, lontano dalla città, dal clamore dell'urbe e dal rumore. Niente, forse il vento ogni tanto sussurra loro qualcosa, ma poi il silenzio. In quel luogo, così isolato è possibile sentirsi più vicini a Dio. Si può pregare e vivere in modo semplice e spartano, proprio come piace al loro ordine.

Abbazia di Novalesa

L'abbazia dei Santi Pietro e Andrea, anche conosciuta come abbazia di (o della) Novalesa, è un'antica abbazia benedettina fondata nell'VIII secolo e situata nel comune di Novalesa, in valle di Susa, provincia di Torino. Una delle cappelle del complesso ospita due importanti cicli di affreschi dell'XI secolo, dedicati uno al titolare Sant'Eldrado e l'altro, fra i primi conosciuti in Occidente, a San Nicola di Bari.

La storia, quella vera e documentata è però diversa...

Storia

La storia dell'abbazia di Novalesa ha inizio il 30 gennaio 726, per mezzo dell'atto di fondazione dovuto all'allora signore franco di Susa e Moriana, Abbone, a controllo del valico del Moncenisio. In questo periodo i monasteri avevano infatti una precisa valenza strategica e i Franchi in particolare non solo li considerarono loro sfera di influenza, ma li utilizzarono come basi di partenza per le loro incursioni contro le popolazioni nemiche. Secondo lo studioso Ripart, se altri importanti monasteri erano stati costruiti nelle Alpi lungo gli itinerari di attraversamento, per lo più in posizione agevole presso gli sbocchi vallivi, invece la Novalesa ebbe un carattere pionieristico, essendo il primo del genere a venire fondato internamente nelle Alpi, al limite dell'area di popolamento umano e con un territorio di riferimento esclusivamente alpino.

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10 GENNAIO 2017

A spasso per Torino, non è insolito notare archi, portoni, portici e sculture. Osservare questa città magnetica, con i suoi satiri a sostenere balconi padronali e menadi a occhieggiare dai portali, non può sfuggire l'attitudine sabauda, soprattutto nell'architettura barocca, dell'inserimento di visi, a volte belli, a volte demoniaci, a volte stilizzati, definire fregi quasi sempre in marmo in cui albergano finestre immense. Passando davanti a Palazzo Carignano è indispensabile alzare gli occhi e posarli sui fregi attorno alle finestre. Perché?
Facciamo un passo indietro e spendiamo due parole sul palazzo...

Palazzo Carignano

Palazzo Carignano (Palass Carignan in piemontese), nome completo Palazzo dei Principi di Carignano, è un edificio storico nel centro della città di Torino, pregevole esempio di architettura barocca piemontese.
Insieme a Palazzo Reale e a Palazzo Madama fa parte dei più importanti edifici storici della città e, come questi, è parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude.Fu storica sede del Parlamento Subalpino e del primo Parlamento del Regno d'Italia (1861-1864).
Attualmente ospita il Museo nazionale del Risorgimento italiano, chiuso per un periodo di circa tre anni per un impegnativo intervento di restauro e riallestimento è stato riaperto il 18 marzo 2011, in occasione dei festeggiamenti per il 150º Anniversario dell'Unità d'Italia, con l'apertura dell'appartamento sei-settecentesco detto "dei Principi".

Ecco, ve lo potreste immaginare di scorgere delle teste di indiani stilizzate? Se fate attenzione sui fregi di una finestra si e una no, sono visibili.

martedì 3 gennaio 2017

3 GENNAIO 2017

BUON ANNO!!!!

                                   FELIZ ANO NUEVO
                        
                                                                            OS HABLAMOS DESDE BARCELONA



                                      
                                                                    Barcelona da vedere....

                                                                        

... E da mangiare

27 DICEMBRE 2016

Oggi Perù. In compagnia di un esperto di viaggi, cibo e cultura locale peruviana, andiamo alla scoperta dei discendenti degli Inca, o meglio di quella parte in percentale che ne è rimasta, ...
                                             


                                                                      INCA          

L'Impero inca è stato il più vasto impero precolombiano del continente americano. La sua esistenza va dal XIII secolo fino al XVI secolo e la sua capitale fu Cuzco, nell'attuale Perù.
Il Perù è stato la culla della civiltà inca, uno dei maggiori popoli nativi americani. La civiltà Inca unificò, conquistando o annettendo pacificamente, la maggior parte dei territori occidentali dell'America del Sud. A ogni popolo conquistato venivano imposti l'idioma e la religione dell'impero. A loro volta, gli inca si arricchivano della cultura dei popoli annessi.

                                                                     
                                                               Ricetta  per Natale