martedì 17 gennaio 2017

10 GENNAIO 2017

A spasso per Torino, non è insolito notare archi, portoni, portici e sculture. Osservare questa città magnetica, con i suoi satiri a sostenere balconi padronali e menadi a occhieggiare dai portali, non può sfuggire l'attitudine sabauda, soprattutto nell'architettura barocca, dell'inserimento di visi, a volte belli, a volte demoniaci, a volte stilizzati, definire fregi quasi sempre in marmo in cui albergano finestre immense. Passando davanti a Palazzo Carignano è indispensabile alzare gli occhi e posarli sui fregi attorno alle finestre. Perché?
Facciamo un passo indietro e spendiamo due parole sul palazzo...

Palazzo Carignano

Palazzo Carignano (Palass Carignan in piemontese), nome completo Palazzo dei Principi di Carignano, è un edificio storico nel centro della città di Torino, pregevole esempio di architettura barocca piemontese.
Insieme a Palazzo Reale e a Palazzo Madama fa parte dei più importanti edifici storici della città e, come questi, è parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude.Fu storica sede del Parlamento Subalpino e del primo Parlamento del Regno d'Italia (1861-1864).
Attualmente ospita il Museo nazionale del Risorgimento italiano, chiuso per un periodo di circa tre anni per un impegnativo intervento di restauro e riallestimento è stato riaperto il 18 marzo 2011, in occasione dei festeggiamenti per il 150º Anniversario dell'Unità d'Italia, con l'apertura dell'appartamento sei-settecentesco detto "dei Principi".

Ecco, ve lo potreste immaginare di scorgere delle teste di indiani stilizzate? Se fate attenzione sui fregi di una finestra si e una no, sono visibili.

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