martedì 29 novembre 2016

22 NOVEMBRE 2016

E oggi, dove si va?

Emilia Romagna. Che ne dice?

Che vediamo?

La Certosa di San Girolamo, detta Certosa di Parma, è un complesso di edifici che si trova alla periferia di Parma nel quartiere San Lazzaro, in strada Certosa 20, nei pressi di via Mantova.
Per circa 500 anni fu sede di un monastero di Certosini, ma delle costruzioni originarie, edificate fra il 1285 e il 1304 per iniziativa di Rolando Taverna (arcivescovo di Spoleto dal 1278 al 1285), non rimangono quasi tracce.
Divenuta sede di una scuola della Polizia Penitenziaria, ospita circa 200 corsisti.

E che si mangia?

Tortellini, per esempio. Uno dei piatti più amati tanto dagli italiani quanto dagli stranieri. Un piatto regionale dal sapore delicato e che diventa una delle portate principali per molti pranzi domenicali e di Natale.
Per prima cosa l’impasto per la pasta con uova e farina. Mescolate prima con una forchetta e poi con le mani. L’impasto sarà pronto quando sarà liscio ed omogeneo: fate quindi una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciate riposare la pasta per un paio di ore.
Per il ripieno: fate rosolare le due tipologie di carne trita in una padella con un filo di olio. Mettete quindi nel mixer la carne cotta e aggiungete tutti gli altri ingredienti.
Quando la pasta sarà pronta, stendetela in sfoglie sottili e omogenee. Una volta stesa la pasta, ritagliate dei quadrati di circa 4-5 centimetri.
Posizionate al centro di ciascun quadrato un po’ di ripieno: aiutatevi con un cucchiaino. A questo punto c'è la chiusura dei tortellini. Piegate in due il quadrato di pasta in modo da formare un triangolo: per sigillare bene la pasta inumiditela leggermente e premete leggermente lungo gli angoli.
Posizionate quindi il triangolo di pasta sul dito indice con la base del triangolo rivolta verso la punta del dito: ripiegate quindi gli angoli esterni in modo che avvolgano il dito, inumiditeli e pressateli leggermente. Estraete delicatamente il tortellino dal dito e piagate verso l’esterno l’ultimo angolo.

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