martedì 21 febbraio 2017

21 FEBBRAIO 2017

E oggi, dalle frequenze di Radioitalia1 parliamo della Festa Occitana più famosa della Val Varaita.

                                                                   LA FESTA DI BAHIO

La bahìo è una festa tradizionale che si svolge ogni cinque anni (la prossima edizione nel 2022) nel comune di Sampeyre, in Valle Varaita, nella provincia di Cuneo, nelle prime settimane di febbraio.

                                                                 Le origini e la tradizione
Le origini di questa festa sono molto antiche, risalenti attorno al 975 o al 980, quando le squadre di saraceni che erano penetrate nella valle per saccheggiarla vennero scacciate dalla popolazione locale. La festa è quindi commemorazione della cacciata degli invasori musulmani, anche se alcuni hanno messo in dubbio quest'ipotesi, forse diffusa nel XVIII secolo per ragioni turistiche.
La Bahìo è composta da quattro cortei (o "eserciti"), provenienti dal capoluogo e da tre sue frazioni: Sampeyre (Piasso), Rore (Rure), Calchesio (Ciucieis), e Villar (Vilà). Per tradizione al corteo partecipano solo gli uomini di ogni borgata, esibendosi con i complicati costumi tessuti dalle donne del borgo e interpretando anche i ruoli femminili.
I festanti si esibiscono nella courento, nella gigo, nella curento, nella courento di custiole, nella countrodanso, nella tresso, nella bureo d'San Martin, nel mulinet', nella vieio, nella meschio e nella cadrio.

                                                                           Il copione
Le uscite e gli incontri delle diverse Bahìo seguono un copione preciso dettato dalla tradizione:
la seconda domenica precedente al giovedì grasso i quattro cortei sfilano nella propria borgata, tranne la Bahìo di Calchesio che si reca a Sampeyre per incontrare il corteo di Piasso;
la domenica seguente le varie Bahìo partono alla volta di Sampeyre dove avviene l'incontro solenne: gli Abà si scambiano un saluto con le spade, e sfilano fino alla piazza dove si formano quattro gruppi di ballo con i rispettivi suonatori; durante la processione del corteo si incontrano delle barriere formate da tronchi che simboleggiano gli ostacoli lasciati dai saraceni durante la fuga: esse vengono abbattute dai sapeurs ("zappatori", in occitano, e "guastatore", in francese) con delle asce e si svolgono ballo e rinfresco;
nel giorno del giovedì grasso, tutte le Bahìo a eccezione di quella del Villar sfilano nuovamente a Sampeyre per poi tornare alla propria borgata, dove avviene la chiusura della festa con il processo al tesoriere. Egli, infatti, cerca di scappare con la cassa grazie all'aiuto di un segretario, ma viene tradizionalmente acciuffato e processato: graziati dalle bahio di Sampeyre, Rore e Calchesio, a Villar vengono giustiziati.

La Bahio di Sampeyre incontra quella di Roure

E può mancare una ricetta tipica delle valli occitane? Nooooooooooo... Eccola:

                                                         Minestra verde di fiori

Lavare e mondare le erbe. Cuocerle in acqua salata con il lardo, le patate e la cipolla per circa 25 minuti. Passarle al passaverdura. Aggiungere il riso e cuocere per altri 20-25 minuti.

Ingredienti per 6 persone:15 piantine di margheritine con la radice 15 piantine di viole con la radice 15 piantine di primule con radice 20 foglie di fragoline 20 foglie di puntine di rovo 20 puntine di luppolo 20 puntine di ortiche 5/6 piantine di tarassaco 1 mazzolino di prezzemolo 1 cipolla 3 patate 1 pezzettino di lardo (o 1 costina di maiale) 4 etti di riso sale



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