Una cattedrale come il Duomo, dedicato a Santa Maria Nascente, situata nell'omonima piazza, nel centro della metropoli. Per superficie è la terza chiesa cattolica nel mondo dopo San Pietro in Vaticano e la cattedrale di Siviglia. È la cattedrale dell'arcidiocesi di Milano ed è sede della parrocchia di Santa Tecla nel Duomo di Milano.
Lo stile del Duomo, essendo frutto di lavori secolari, non risponde a un preciso movimento, ma segue piuttosto un'idea di "gotico" mastodontico e fantasmagorico via via reinterpretato. Nonostante ciò, e nonostante le contraddizioni stilistiche nell'architettura, il Duomo si presenta come un organismo unitario. La gigantesca macchina di pietra infatti affascina e attrae l'immaginazione popolare, in virtù anche della sua ambiguità[10], fatta di ripensamenti, di discontinuità e, talvolta, di ripieghi. Anche il concetto di "autenticità" gotica, quando si pensa a come in realtà gran parte delle strutture visibili risalga al periodo neogotico, per non parlare delle frequenti sostituzioni, è in realtà una storpiatura della stessa essenza del monumento, che va visto invece come un organismo architettonico sempre in continua e necessaria ricostruzione.
Il duomo ha una pianta a croce latina, con piedicroce a cinque navate e transetto a tre, con un profondo presbiterio circondato da deambulatorio con abside poligonale. All'incrocio dei bracci si alza, come di consueto, il tiburio. L'insieme ha un notevole slancio verticale, caratteristica più transalpina che italiana, ma questo viene in parte attenuato dalla dilatazione in orizzontale dello spazio e dalla scarsa differenza di altezza tra le navate, tipico del gotico lombardo.
La struttura portante è composta dai piloni e dai muri perimetrali rinforzati da contrafforti all'altezza degli stessi piloni. Questa è una caratteristica che differenzia il duomo milanese dalle cattedrali transalpine, limitando, rispetto al gotico tradizionale, l'apertura dei finestroni (lunghi e stretti) e dando all'insieme (a eccezione dell'abside) una forma prevalentemente "chiusa", dove la parete è innanzitutto un elemento di forte demarcazione, sottolineata anche dall'alto zoccolo di tradizione lombarda. Viene così a mancare lo slancio libero verso l'alto. Ciò è evidente anche se si considera che guglie e pinnacoli non hanno funzione portante, infatti vennero sporadicamente aggiunti nel corso dei secoli, fino al completamento del coronamento nel XIX secolo. Una delle statue artisticamente definibile quasi perfetta è quella di San Bartolomeo Scorticato...
E non per non farci mancare nulla... La Ricetta...
Pàan triit maridàat (Pane
tritato maritato)
E’una minestra leggendaria ed eccezionale per bontà e semplicità di esecuzione della cucina povera (uova, pane secco, brodo, burro e grana).
Il pane secco tritato (in casa, naturalmente) è trasformato in una sorta di polentina liquida versandolo nel brodo e mescolando con energia. Si cuoce per una decina di minuti aggiungendo al brodo il burro. Si sbattono le uova (uno per porzione) in una zuppiera e vi si versa sopra la polentina di pan grattato. Si condisce il tutto con formaggio grana.
Buon Appetito!
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